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Torneo di Levico: trionfa in rimonta Alessandro Duca

Cuore, istinto, voglia, e tanto carattere. Alessandro Duca lascia un segno forte sui campi dell’At Levico nel torneo “Luciano Pederzolli Trofeo Adige Spa", una delle prove del Grand Prix “Trentino” più ricche di tradizione, giunta quest’anno alla 36esima edizione. Griffata con due imprese difficili da dimenticare, la prima in semifinale con 3.1 romano Leonardo Pacchiarotti, la seconda ancora più incredibile nella sfida decisiva con Luca Castrezzati, 3.2 bresciano del Tc Bovezzo, Per il 3.1 del Ct Trento è il terzo titolo della stagione, dopo Torbole e Tesero, ma il sapore che lascia è completamente diverso, per forza e intensità. La finale si trasforma in un piccolo capolavoro della tenacia e della volontà, si gioca di mattina, Duca ha le gambe pesanti, in circolo ci sono ancora le tossine della partita di semi giocata con Pacchiarotti, ex numero 838 al mondo negli anni Novanta. Tre ore di battaglia durissima risolta solo al tie-break del terzo set, con le ultime molecole d’aria, salvando tre match ball, sotto 4 punti a 6 nella stretta decisiva, poi 6-7, prima di chiudere 9 a 7. Come era facile immaginare non c’è storia in avvio, il giocatore bresciano, classe 1994, pigia subito deciso sull’acceleratore e vola rapido avanti 6-0 4-0 40-15. Partita finita? Non per Duca, che si aggrappa alla voglia di vincere per cogliere l’attimo, quello giusto e imprimere una direzione diversa e imprevedibile al match. Bastano un errore banale, un piccolo calo di tensione per mandare in frantumi il tennis di Castrezzati, che smarrisce d’un tratto la determinazione e insieme un buon metro di campo. Il trentino allenta la morsa e risale deciso, imbrigliando il gioco del rivale con un insistito back basso di rovescio, avvelenato come un aspide. Allunga al terzo, ritrova energie insospettate, mentre il bresciano abbozza appena una reazione prima di cedere di schianto.
PASSERINI NEL FEMMINILE - Pronostici rispettati nel femminile, che ha premiato le qualità e il temperamento della 16enne del Tc Brentonico Alessia Passerini, particolarmente a suo agio su questi campi. Non è stato però un successo non facile, perchè Alessia ha dovuto rimontare in semifinale la 3.5 bolognese Francesca Scrinzi, classe 2001, e nella sfida finale la giovanissima atina Martina Schmid. Due match complicati, risolti entrambi con personalità dalla Passerini, sempre padrona nel terzo e decisivo set.
DARZO A SEGNO NEL DOPPIO - Sconfitto nei quarti in singolare, dopo un’intensa sfida di tre set con Pacchiarotti, il darzese Angelo Bianchi si è prontamente consolato nella gara del doppio al fianco del più giovane compagno di circolo Mattia Festa. I due hanno avuto ragione in tre set del duo Duca-Lattisi, quindi hanno saputo interpretare al meglio i momenti cruciali della bella finale con i favoriti Berloffa e Ghezzer, conquistando meritatamente il successo. .

RisultatiSingolare maschile terza
Quarti: Castrezzati b. Maronato 6-4 rit, Berloffa b. Kurz 7-6 2-6 6-2, Pacchiarotti b. Bianchi 6-7 7-6 6-4 , Duca b. Tonolli 6-2 6-3
Semifinali: Castrezzati b. Berloffa 6-4 6-4, Duca b. Pacchiarotti 1-6 6-3 7-6
Finale: Duca b. Castrezzati 0-6 6-4 6-2

Singolare femminile terza
Quarti: Scrinzi b. Temporin 3-6 6-3 6-3, Chierichetti b. Iobstraibizer 6-2 6-0
Semifinali: Passerini b. Scrinzi 4-6 6-4 6-1, Schmid b. Chierichetti 6-0 6-0
Finale: Passerini b. Schmid 6-7 6-2 6-0

Doppio maschile
Semifinali: Berloffa-Ghezzer b. Buizza-Castrezzati 4-6 6-3 6-4, Bianchi-Festa b. Duca-Lattisi 6-1 4-6 6-1
Finale: Bianchi-Festa b. Berloffa-Ghezzer 7-5 6-4

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