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Play-off serie B: Trento schianta Crema e vede la A2

A un passo soltanto dal traguardo. La A2, inseguita con ostinata determinazione per quattro stagioni, ora è davvero a portata di mano, così vicina che si può quasi toccare. Dopo il 6-0 con il quale il Ct Trento ha demolito Crema nella gara d’andata delle finali play-off, basterà un solo punto tra sette giorni in terra lombarda per festeggiare una merita promozione e sfatare quella che pareva una autentica maledizione dopo le tre finali perse nelle ultime tre stagioni. La formazione guidata in panchina da Nicola Bruno, domina un confronto che resta in bilico solo in avvio, la tensione frena Alessandro Dagnoli (foto sopra), entrato in campo da favorito con il 3.2 Luca Pravana, il talento di casa sbaglia molto nel primo set, ma ha il merito di non scoraggiarsi dopo aver perso il parziale al tie-break, e soprattutto di non smarrire il filo del gioco in una terza e decisiva frazione tesa ed equilibrata, risolta con coraggio al dodicesimo game. Sull’altro campo Michelangelo Endrizzi fa il suo, con una prestazione pulita e di grande sostanza, contro il 18enne Lorenzo Bresciani, avversario scomodo, che finora aveva incamerato tre punti su tre in singolare. C'è da segnalare che Crema è arrivata a Trento senza i suoi giocatori più in forma, il 17enne 2.4 milanese Alessandro Coppini, ancora imbattuto (ha vinto tutti e sei i singoli disputati) e il 2.4 Filippo Mora, ma la panchina lombarda è lunga e piena di risorse, e i trentini fanno bene a non abbassare mai la tensione. Alexander Weis parte con il freno a mano tirato con il 2.5 Andrea Zanetti, è un avversario alla sua portata, ma servono i consigli e le parole rassicuranti di Bruno, per liberare i colpi del talento altoatesino, che si complica la vita nel tie-break del primo set, da 3-0 a 3-4, ma poi interpreta bene i momenti chiave, per chiudere 8-6 e liberare finalmente i colpi con sicurezza. Non c’è partita invece sul campo uno dove il 24enne di Alicante Carlos Boluda-Purkiss, numero 502 delle graduatorie Atp, ex promessa del tennis iberico, fa il bello e il cattivo tempo con il 2.4 Nicola Remedi, lo scatenato tennista spagnolo ha una marcia in più sul piano del ritmo e il cremasco non ha armi per sottrarsi alla potenza del rivale. Trento tiene alta la pressione anche in doppio, Buleda ed Endrizzi si liberano in due rapidi set di Bresciani e Zanetti, Pietro Biscaglia e Mathias Wolf sono bravi a non concedere possibilità a Pagani e Remedi. Finisce 6-0, Trento raccoglie il massimo dalla sfida più delicata. Adesso non può proprio fallire il traguardo della A2.

TRENTO – RICREATIVA TENNIS CREMA 6-0
Boluda (T) b. Remedi 61 61, Weis (T) b. Zanetti 76(6) 63, Endrizzi (T) b. Bresciani 60 64, Dagnoli (T) b. Provana 67(6) 62 75, Boluda-Endrizzi (T) b. Bresciani-Zanetti 61 61, Biscaglia-Wolf (T) b. Pagani-Remedi 61 63

Per un sogno che si accende, quello maschile, ce n'è un altro che s’infrange bruscamente. Come era facile prevedere la corazzata Sassuolo non fa sconti, domina la sfida con il Ct Trento in rosa, travolto 4-0 e mette tutti e due i piedi in A2. Troppo solida la formazione emiliana per alimentare qualche piccola speranza, il match d’andata della finale play-off sulla terra rossa di Piazza Venezia spazza via con forza qualsiasi illusione, le ragazze del Ct Trento, protagoniste sin qui di uno splendido cammino, devono arrendersi a un avversario già pronto per la categoria superiore. Sentenza dura e inappellabile, o quasi, incassata senza drammi in casa trentina, la promozione non rientrava nei programmi iniziali del circolo. Anche se, arrivato sin qui, l’affiatato gruppo seguito dal maestro Fabrizio Senatore e dal coach Giovanni Ragona sperava almeno di potersi giocare le sue carte sino in fondo, senza pressioni e rimpianti. Non è stato così, perché alla fine sono venute a mancare le due giocatrici che avrebbero potuto accendere una piccola speranza, la 22enne bulgara Viktoriya Tomova e la 18enne Monica Cappelletti. Ad inizio settimana il presidente Stefano Sembenotti un tentativo lo aveva fatto per provare ad agganciare la bulgara, tesserata nella passata stagione e riconfermata quest’anno, salita nel frattempo in prima categoria, dopo un 2016 davvero brillante che l’aveva vista conquistare altri quattro titoli Itf, tra cui il 50mila dollari di Szeged, in Ungheria, e arrampicarsi al numero 149 delle graduatorie mondiali. La Tomova si era detta disponibile poi i risultati poco brillanti negli ultimi tornei l’hanno costretta a declinare l’invito, preoccupata com'è di difendere i punti Wta che le servono per entrare in tabellone a Wimbledon tra qualche settimana. All’assenza della Tomova si è aggiunta quella altrettanto giustificata di Monica Cappelletti, sbarcata in finale nell’Itf junior a Bytom, in Polonia, defezioni che hanno reso la montagna da scalare sin troppo dura. La 2.4 Marta Bellucco e la 2.3 Giulia Guidetti hanno incamerato rapidamente i primi due punti concedendo poco spazio alle nostre Lucrezia Maffei e a Sofia Ragona, quindi la 25enne bosniaca Jelena Simic, numero 473 al mondo, ancora imbattuta in singolare, ha provveduto a chiudere il conto tenendo a distanza con grande autorevolezza una generosa Alessia Dario. Le emiliane si sono prese poi anche il punto in doppio in due rapidi set, mettendo di fatto in cassaforte la promozione. Tra sette giorni a Sassuolo servirà un miracolo al Trento per rimettere in discussione il risultato, alle tenniste di casa un solo punto invece per staccare il pass per la A2.

TRENTO – SPORTING SASSUOLO 0-4
Simic (S) b. Dario 62 61, Guidetti (S) b. Ragona 60 61, Bellucco (S) b. Maffei 61 62, Bellucco-Simic (S) b. Maffei-Maistrelli 60 62

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