Play-off il giorno dopo: l'analisi del presidente Sembenotti

Non è bastato il ritorno in panchina del maestro Nicola Bruno per sfatare la maledizione dei play-off. Per il terzo anno consecutivo il Ct Trento ha visto sfumare proprio all’ultimo la promozione in serie A2. Amaro ma realista il commento del presidente Stefano Sembenotti: “Sono dispiaciuto sì, ma non deluso – attacca - Dovevamo fare di più all’andata per affrontare con meno pressione addosso la sfida di ritorno in Sicilia. Abbiamo lottato ma non siamo riusciti a dare il massimo, forse ci è mancata un po’ di convinzione. E qualche partita poteva girare diversamente, penso a quella di Wolf che finora aveva giocato tre volte con Siringo vincendo sempre, o al match di Rampazzo, fosse andato al terzo il suo avversario probabilmente si sarebbe ritirato. Perdere così fa un po’ male ma non ho nulla da rimproverare comunque ai ragazzi. Con questa squadra lo scorso anno saremmo stati promossi di sicuro. Cercheremo di non smantellare il gruppo, anche se con ogni probabilità perderemo proprio Rampazzo, che non potrà più essere schierato con i nuovi regolamenti come giocatore del vivaio. Quella di Siracusa potrebbe essere stata l'ultima partita con la maglia del Trento che ha onorato al massimo in tutti questi anni. Però abbiamo recuperato Eugenio Candioli, e questa è sicuramente una bella notizia. Non molliamo, questo è certo, e l’anno prossimo ci proveremo ancora.”